Sto workando hard, molto hard, anzi mi sto facendo proprio un work grosso così. Ma da un paio di giorni vacillo, attorniato come sono da mille difficoltà e con solo due braccia ed una testa per affrontarle. Non demordo, ci mancherebbe, ma quant'è dura perseguire tenacemente i propri sogni, senza quasi il tempo per cenare o fare una doccia, con un solo, unico, irrinunciabile obiettivo: partire.
sabato 13 aprile 2013
sabato 6 aprile 2013
Il motore della vela
Accarezzato da un inaspettato tepore primaverile, mentre in città partiva il solito sgrullone di mezzodì, ho terminato il tagliando al motore. Cambiati i filtri nafta e olio. Smontato e pulito a fondo il prefiltro Racor compresa sostituzione del filtro interno in carta. Cambiato l'olio motore. Cambiato l'olio al piede. Queste due operazioni hano determinato un certo inzaccheramento della sentia, poi accuratamente lavata con acqua dolce e sapone. Pulito il filtro dell'aria. Sostituita la girante. Serrate tutte le fascette (ammazza quante sono!).
Ma perchè hanno il motore se sono barche a vela?
venerdì 5 aprile 2013
Non se ne può più!
Lavori a rilento per colpa di questo tempo autunnale in primavera, senso di impotenza guardando fuori dalla finestra. In mare accettare che sia la natura a comandare le nostre vite è più facile che in città, soprattutto quando la lista del to-do è chilometrica e per quanto sia stato tutto programmato con largo anticipo, le settimane di pioggia che si sono susseguite negli ultimi due mesi hanno finito per concentrare tanti lavori a ridosso, o quasi, della partenza. Si può solo pazientare, ma inizio anche a scalpitare!
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