Il destino mescola le carte, ma siamo noi a giocarle.
(B. Moitessier, La lunga rotta)
Così, una mattina, intorno alle nove, lasciamo la Bulgaria con vento fresco al giardinetto, viaggiando a circa cinque nodi. Dopo poche ore, al traverso di Igneada, perdiamo il campo al telefono, appena dopo aver segnalato su Facebook che siamo entrati in acque turche. Spero che nessuno si allarmi, perché temo che non lo ritroveremo prima di domattina, essendo costretti a tenerci molto distanti dalla costa per non entrare in uno specchio acqueo riservato alle esercitazioni militari della marina turca.
Nel primo pomeriggio agganciamo la corrente del Bosforo e la velocità sale oltre i sette nodi: troppo, rischiamo di arrivare all'ingresso dello stretto prima dell'alba, cosa che voglio evitare assolutamente. Prima di cena metto alla cappa e ci facciamo un bel bagno in mare e una doccia rinfrescante, poi ripartiamo con velatura ridotta per rallentare l'andatura. Nella notte incrociamo solo qualche nave distante che dirige, come noi, verso il Bosforo ma provenendo da nord, forse dalla Russia. In lontananza si intravedono le luci della costa, oltre al bagliore di Istanbul che anche da questo lato rischiara il cielo a decine di miglia di distanza. E poi le stelle, tante, a brillare nel cielo fino a quando un quarto di luna vermiglio non le spegne riflettendosi sulla superficie del mare.
L'ingresso nel Bosforo |
Sul ponte sventola bandiera turca |
All'andata c'era un po' di traffico nel Bosforo... |
Come un gabbiano |
Punti di vista |
"Tu che m'hai preso il cuor..." |
L'alba |
Favorisca patente e libretto! |
L'uscita dai Dardanelli |
Il premio finale |
PS Piazza Grande era già stata a Istanbul nel 2013. Dal racconto di quella bellissima esperienza è nato il libro Rotta a levante, pubblicato da Edizioni Il Frangente e disponibile su Amazon.
(acquarello di Patrizia)
Bellissimo racconto Luciano. ci hai messo quel pizzico di pathos che mi fa presagire, e sperare, che in futuro potresti scrivere un giallo (magari tu li odi i gialli ...). Pensaci, l'ispettore naif Luciano Piazza sulla sua barca Piazza Grande! Chissà. Nell'attesa di sviluppi, come al solito, un grande BV!
RispondiEliminaGrazie per la stima, Augusto!
EliminaQuando ci scrivi ancora qualcosa, magari del giretto che stai facendo in Grecia dopo la grande fuga?
RispondiEliminaNon vorrei farti fretta, ma ormai sono quasi due mesi che ci lasci senza un post! Niente di interessante da raccontare? Scarsa vena/ispirazione? Non lo so, però aspettiamo con pazienza!
EliminaCiao, grazie innanzitutto per questo commento, davvero gradito perché denota piacere nel leggere quello che scrivo.
EliminaLe ragioni per cui non sto aggiornando il blog sono due: la prima è che sto navigando in zone dove sono già stato e di cui ho già scritto, quindi ripeterei cose già dette (in realtà avevo iniziato qualche settimana fa a scrivere qualcosa sulla Calcidica e sul monthe Athos ma è rimasto solo un abbozzo: un po' per pigrizia, lo ammetto).
La seconda ragione è che sto lavorando al secondo libro, fra non molto dovrò consegnare le bozze all'editore e ho ancora molto da fare (oltre a riportare Piazza Grande in Italia).
Ma il primo libro l'hai letto? Forse sì, non so esattamente a chi associare il tuo nick.
A presto!